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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Da Penny a Leroy Merlin, 2 mila lavoratori del commercio in sciopero contro il mancato rinnovo del contratto

La protesta è stata indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dopo la rottura delle trattative con Federdistribuzione. Previsto un flash mob in via Ruggero Settimo. "No all'abbassamento dei livelli di inquadramento e alla totale liberalizzazione del contratto a termine"

Domani scioperano oltre 2 mila lavoratori di aziende che applicano i contratti Federdistribuzione. La protesta è stata indetta dai sindacati contro il mancato rinnovo del contratto collettivo. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, guidati a Palermo da Giuseppe Aiello, Stefano Spitalieri e Ida Saja, rivendicano un rinnovo atteso ormai 51 mesi, tanto da essere oggi l'unico contratto in attesa di un accordo in tutto il terziario.

In città il raduno è previsto in via Ruggero Settimo alle 9,30, mentre intorno alle 10,30 è previsto un flash mob dei lavoratori di catene di negozi, franchising, ingrosso, cash and carry e shopping on line. Tra le insegne ci sono Acqua e Sapone, Arcaplanet, Bricocenter, Coin, Ovs, Douglas, Leroy Merlin, Casanova, Kiko, Lidl, Max&Co, Max Mara, Penny Market, Rinascente e Itx gruppo Zara.

I sindacati protestano contro "il tentativo ostinato dimostrato da Federdistribuzione in materia di abbassamento dei livelli di inquadramento in essere, affidamento di mansioni peggiorative, estremizzazione della flessibilità attraverso una quasi totale liberalizzazione del contratto a termine, che renderebbe quasi impossibile la stabilizzazione di contratti a tempo indeterminato e quindi di lavoro stabile, ovvero l'obiettivo sempre dichiarato da parte di Filcams, Fisascat e Uiltucs".

La lunga ed estenuante trattativa no stop, durata oltre 17 ore nelle giornate del 26 e 27 marzo, si è conclusa con un nulla di fatto. Da qui la necessità della mobilitazione. "Non molliamo, il contratto ci spetta. I lavoratori si fermeranno a seguito della rottura delle trattative con Federdistribuzione. Non abbiamo ottenuto nessuna risposta - dichiarano i segretari generali di Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello, Fisascat Cisl Palermo Trapani Stefano Spitalieri e Uiltucs Sicilia Ida Saja - sul rinnovo di un contratto che le lavoratrici e i lavoratori della distribuzione moderna organizzata aspettano da troppo tempo”.

"Lo schema negoziale che propone la distribuzione moderna organizzata, ancora una volta - concludono i segretari territoriali di Filcams, Fisascat e Uiltucs - mortifica il rinnovo del contratto nazionale, di fatto aumentando la precarietà, umiliando la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori e non volendo riconoscere il legittimo e dignitoso aumento salariale, in una fase storica del nostro Paese che ha visto falcidiare i bilanci delle famiglie per la perdita del potere d'acquisto causata dall'inflazione e in generale dal caro vita".

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