rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cognomen omen

Cognomen omen

A cura di Francesco Miranda

L'origine dei cognomi Troina, Seggio, Miserendino e Molinari

L'origine dei cognomi Troina, Seggio, Miserendino e Molinari.

Troina

(come Guglielmo Troina, giornalista professionista)

Troina, cognome toponimico, deriva dal nome Troina, comune in provincia di Enna che, a sua volta, si rifà all’antico Tregena, o Tragina, che in greco significa “allevamento di capre”; probabilmente località di origine del capostipite. È un cognome quasi interamente diffuso in Sicilia con piccole diramazioni in Lombardia, Piemonte, Lazio, Puglia, Emilia-Romagna, Toscana e qualche altra regione italiana. Nell’isola è noto nel Catanese (Catania, Aci Castello, Tremestieri Etneo, Trecastagni, Misterbianco, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, Sant’Agata Li Battiati, ecc.), nel Palermitano (Castellana Sicula, Palermo, Petralia Sottana e Soprana, Blufi, ecc.), nell’Agrigentino (San Giovanni Gemini, Ribera), nell’Ennese (Nissoria, Agira), nel Messinese (Rodi Milici, Acquedolci), nel Siracusano (Siracusa, Augusta).

Riferimenti storici e personaggi. Gaetano Troina (Borgo Maggiore, San Marino 14/2/1987), avvocato e notaio, politico sammarinese, Capitano Reggente della Repubblica di San Marino in carica dall’ottobre 2023, contitolare con Filippo Tamagnini. È uno dei fondatori del partito politico sammarinese Domani Motus Liberi. Nel 2023 gli è stata conferita, su iniziativa del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, l’onorificenza di Cavaliere di gran croce decorato di gran cordone dell’Ordine di merito della Repubblica Italiana. Nel 2011 ha pubblicato il testo “L’evoluzione della disciplina del matrimonio e della famiglia nella Repubblica di San Marino”. Guglielmo Troina (Aci Sant’Antonio 20/5/1953), giornalista professionista. Ha iniziato la sua attività nel 1971 come cronista di nera presso la redazione catanese del quotidiano L’Ora di Palermo; ha collaborato, poi, con il settimanale “Catania Oggi”, con la redazione catanese de “Il Diario”, come capocronista al “Giornale del Sud” diretto da Pippo Fava. Negli anni ’80 è stato corrispondente de “La Repubblica”. Passato alla televisione, lavora a Telesud, Teletna, Telecolor, dove è cronista di nera e giudiziaria e conduce il programma “Diretta Stadio”. Alla Rai è giornalista del TGR Sicilia dal 1989, capo servizio della redazione catanese. Nel 2017 viene nominato vicecaporedattore del Tgr Sicilia e responsabile della redazione RAI di Catania. Angela Troina (Catania 26/5/1944), “Favolosa cubista” presente in molte trasmissioni di Canale Cinque: Italia’s Got Talent, Uomini e donne over di Maria De Filippi, Pomeriggio 5. Per molti anni ha goduto della ribalta mediatica, seguitissima anche attraverso il web. Nel 2014 ha recitato nel film di genere comico “La banda dei Super Eroi”. Angelo Troina (Wolksburg, Germania 9/8/1979), ricercatore di informatica presso l’Università di Bologna; ha svolto attività di ricerca nell’ambito dei Sistemi Concorrenti, Sistemi Probabilistici e Temporizzati, Fondamenti di Sicurezza, Biologia ed Ecologia dei Sistemi.

Seggio

(come Germano Seggio, chitarrista e compositore)

Cognome rarissimo, di origine linguistica siciliana, proveniente dal dialettale “seggiu”, dai significati diversi fra cui quello scherzosamente inteso come “sedere, deretano” (cfr. Vocabolario Siciliano Piccitto-Tropea). In tal caso “Seggio” sarebbe la cognominizzazione di un soprannome riferito a capostipite “persona magra”, con sedere assai magro, “senza seggiu” (ibidem vol. IV pag.809). Per effetto dei flussi migratori del passato alcune famiglie Seggio sono censite in Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, ma il ceppo principale si trova in Sicilia, nel Nisseno (Mazzarino, Sommatino, Delia, Gela, ecc.), nel Catanese (San Cono, Mirabella Imbaccari, Catania, ecc.), nel Palermitano (Palermo, Villabate, Ficarazzi, Trappeto, ecc.), nell’Agrigentino (Ravanusa, Campobello di Licata), nell’Ennese (Piazza Armerina, Enna), nel Messinese (Messina), nel Trapanese (San Vito Lo Capo).

Riferimenti storici e personaggi. Giuseppe Seggio (Ravanusa 1922 – Favara 5/5/1969), prete, già parroco della chiesa San Vito di Favara (AG) e insegnante di religione; venne ucciso in pieno giorno in via Umberto a Favara con sette colpi di pistola. Aveva 47 anni ed esercitava il suo ruolo da 22 anni; era molto attento alle sue funzioni ed interessato alle questioni sociali del paese e ai problemi della gente, specialmente dei ceti bisognosi. I giornali dell’epoca in un primo momento ipotizzarono un delitto di mafia o un omicidio passionale, ma la verità si conobbe in seguito: l’assassino era uno squilibrato che addossava la colpa del suo matrimonio fallito al parroco perché, secondo lui, aveva sconsigliato alla donna di sposarlo. Germano Seggio (Palermo 24/7/1975), chitarrista compositore; come genere musicale predilige la fusion (rock, jazz, blues, funky, pop). Conseguita la laurea in Chitarra Moderna presso la Middlesex University London e la specializzazione in Chitarra Jazz presso la West London University, si dedica all’attività didattica e firma diverse rubriche su testate specialistiche, insegna chitarra moderna presso centri di formazione musicale italiani; fonda e dirige la Modern Music Academy di Palermo. In diverse occasioni divide il palco con chitarristi di fama internazionale e le sue composizioni entrano nella programmazione radio di diversi Paesi con Olanda, Inghilterra, Stati uniti. Molto ricca la sua produzione artistica. Francesco Seggio (Palermo 1961), fotografo e videomaker; artista autodidatta, usa il suo obiettivo per riprendere volti e riti della gente delle Madonie. Fotografa uomini e donne con i loro abiti, visi e atteggiamenti giornalieri, ritrae i suoi soggetti nel loro contatto umano e di relazione, macellai, pescivendoli, persone dedite alla loro professione: è una vera e propria antropologia della serie “come eravamo”. Ha ripreso i riti religiosi in Sicilia e ne ha fatto una ricca mostra itinerante che ha portato a Palermo, a Carini, a Stoccolma e in tante altre località. Per le sue inquadrature si ispira ai pittori del XVII secolo, Rembrandt, Caravaggio, Vermeer, Artemisia Gentileschi.

Miserendino

(come Giulia Miserendino, sollevatrice, “la palermitana che vuole sollevare il mondo”)

Miserendino è cognome di origine araba, deriva dall’ arabo Manzil Sindī, termine che indicava una vasta zona della Valle del Belice, chiamata, appunto Misirindino. Nel 1392 il territorio di Misirindino entrò nella giurisdizione feudale come baronia comprensiva di ben undici feudi, fra quali era, appunto, il feudo di Santa Margherita, lo stesso in cui nel 1532, grazie alla “licentia populandi” concessa dal re di Spagna Filippo II al barone Antonio Corbera, fu fondata una città che solo nei primi anni del 1600 fu chiamata Santa Margherita. Il cognome Miserendino indicherebbe, pertanto, la provenienza del capostipite da quella località. Tale cognome è ampiamente diffuso nel Palermitano (Palermo, Gangi, Bompietro, Petralia Sottana, Alimena, Blufi, Polizzi Generosa, Monreale, Isola delle Femmine, Bagheria, Ventimiglia di Sicilia, Castelbuono, Castellana Sicula, Caccamo, ecc.) e nel Nisseno (Villalba, Resuttano, Caltanissetta, Sommatino, Santa Caterina Villarmosa, Marianopoli, ecc.), ma è noto anche nel Trapanese (San Vito Lo Capo, Alcamo), nel Messinese (Messina, Pettineo, Milazzo, Capo d’Orlando, ecc.), nel Catanese (Acireale, Catania), nell’Ennese (Enna, Villarosa, Leonforte.). Alcune famiglie Miserendino sono attestate, inoltre in alcune altre regioni Italiane: Lombardia, Toscana, Piemonte, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto, Liguria.

Riferimenti storici e personaggi. Vincenzo Miserendino (Petralia Soprana 29/1/1875- New York 26/12/1943), artista e scultore italo-americano attivo a New York nella prima metà del secolo XX. Aveva studiato arte a Palermo e poi all’Accademia di Belle Arti di Roma ed emigrato negli USA all’età di 19 anni. Divenne famoso per le statue e i busti a Theodore Roosevelt e Franklin Delano Roosevelt. Realizzò diverse statue a Cristoforo Colombo, Thomas Mott Osborne, leader della riforma carceraria, e monumenti a tanti altri personaggi illustri, come Adolf Ochs, il fondatore del moderno The New York Times, a Enrico Caruso, ad Eleonora Duse. Vincenzo Miserendino (Petralia Sottana 14/7/1924 – Partinico 8/6/1946), carabiniere a cavallo in servizio presso la Stazione dei CC. di Partinico, cadde vittima di un vile agguato l’8 gennaio del 1946: nel corso di un pattugliamento fu colpito a morte in un conflitto contro la banda Giuliano. Arruolatosi ad appena 17 anni nell’Arma dei Carabinieri l’8 settembre 1943 era stato fatto prigioniero dai tedeschi e portato in Germania, era rimpatriato in Italia nel 1945. Il Comune di Petralia Sottana nel 2001 gli ha intitolato una via cittadina.
Giulia Miserendino (Palermo 24/6/2022), sollevatrice del Gruppo sportivo Fiamme Oro, campionessa italiana di Strappo e Slancio: “la palermitana che vuole sollevare il mondo”. Molte le affermazioni della giovane atleta in questi ultimi anni, da quando è passata alla categoria pesi massimi leggeri (71 kg.): si è classificata al nono posto ai campionati mondiali del 2022 di Bogotà (record italiano con 233 kg. alzati); ai campionati europei di Erevan in Armenia ha conquistato la medaglia d’argento con 230 kg. alzati e ha conquistato anche l’argento nello Strappo e il bronzo nello Slancio. Sarà molto probabilmente la nuova stella nelle Olimpiadi 2024 di Parigi.

Molinari

(come Angelo Molinari, fondatore della “Sambuca Molinari”)

Molinari, attraverso alterazioni dialettali, deriva da soprannomi legati al vocabolo latino “molinarius” che significa “addetto al molino”, riferito probabilmente al mestiere di un capostipite, mugnaio o lavoratore presso mugnai. Cognome presente in tutte le regioni d’Italia, è diffuso in poco meno di 1500 comuni; ha maggiori frequenze in particolare in Lombardia, Emilia-Romagna, Liguria, Lazio, Piemonte, Veneto, Trentino-Alto Adige.; in Sicilia è poco diffuso, è presente soprattutto nell'Agrigentino (comuni di Agrigento, Canicattì, Casteltermini, Sciacca, Ravanusa, ecc.), nel Trapanese (Partanna, Castelvetrano, San Vito Lo Capo), nel Palermitano (Palermo, Bagheria, Altavilla Milicia),  nel Catanese (Catania, Tremestieri Etneo); nell'Ennese, nel Messinese (Oliveri).

Riferimenti storici e personaggi – ALESSANDRO MOLINARI (Piovene, Vicenza 1898 - Roma 1962) studioso di statistica; dal 1929 al 1947 direttore dell'Istat, Istituto Centrale di Statistica, poi direttore dello Svimez (Associazione per lo Sviluppo dell'Industria nel Mezzogiorno). ALBERTO MOLINARI (Roma 14/4/1965), attore, produttore, sceneggiatore e regista di cortometraggi e documentari. Ha partecipato, fra gli altri, al film di Ferzan Ozpetek “Il bagno turco” (1997) e al film di Christian De Sica “Simpatici e antipatici” (1998). FRANCESCO MOLINARI (Santeramo in Colle – Bari 2/10/1964), avvocato, senatore della Repubblica nella XVII legislatura; iscritto al Gruppo Misto (Italia dei Valori) ma proveniente dal Movimento Cinque Stelle, Gruppo da cui era uscito nel gennaio 2015 insieme ad altri nove deputati. E’ stato segretario della VI Commissione permanente – Finanze Tesoro e membro della XIV Commissione permanente – Politiche dell’Unione Europea, della Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie e su altre associazioni criminali, anche straniere, e del Consiglio di garanzia. ANGELO MOLINARI (Roma 1983 – Civitavecchia 1975), imprenditore, fondatore nel 1945 a Civitavecchia della “Sambuca Molinari”; il successo dell’azienda fu l’esportazione in paesi stranieri che le garantì una fama internazionale. Alla morte del fondatore l’azienda passò alla figlia Mafalda Molinari. CLAUDIO MOLINARI (Riva del Garda 12/7/1956), senatore della Repubblica nella XV e XVI Legislatura. E’ stato eletto senatore nel 2006, Gruppo “L’Ulivo”, nel 2008 è stato rieletto con il simbolo SVP- Insieme per le autonomie, legato al PD; nel 2011, in disaccordo con la segreteria Franceschini, decise di passare ad Alleanza Per l’Italia. Era stato sindaco di Riva del Garda dal 1993 al 1998 e dal 2005 al 2010. MAURIZIO MOLINARI (Roma 28/10/1964), giornalista e saggista. Ha lavorato per “La Stampa” di cui è stato corrispondente da New York, poi da Bruxelles e da Gerusalemme; dal 2016 direttore. Ha scritto su “L’Indipendente”, “L’Opiniome”, “Il Tempo”, “Il Foglio”, “Panorama”, collabora con “La7”, RaiNews24”, Sky, TG24, TG5; ha scritto molti saggi. Dal 2020 è direttore de “La Repubblica”.

Si parla di

L'origine dei cognomi Troina, Seggio, Miserendino e Molinari

PalermoToday è in caricamento